“Il
cane mi fa pipì in casa”. Di sicuro nella top three delle questioni poste al veterinario.
Sfatiamo
subito un mito: gli animali non la fanno “per dispetto”. Il
dispetto è una “azione
che ha il solo fine di infastidire qualcuno, dettata da malignità o
da un'intenzione scherzosa”. Leggasi caratteristica
umana, non canina.
Quando
prendi un cucciolo in casa, il pensiero va a quando passeggerai al
parco, andrai a correre con lui, vi divertirete con la palla, sarete
amici inseparabili... Ma nel giro di un'ora dal suo arrivo, un odorino non proprio
piacevolissimo ti riporta alla realtà: il piccolo bastardo ha fatto
la cacca! E i tuoi sogni, momentaneamente, si ridimensionano. Ci sarà
un tempo nel quale andrete al parco a correre... ma l'obiettivo più
stringente, adesso, è insegnargli a fare i bisogni fuori.
QUANTO
PUO' TRATTENERSI?
I
cuccioli fino a tre settimane non decidono quando farla: è la mamma
a stimolarli. Poi imparano a controllare gli sfinteri, ma la fanno
dappertutto. E' solo dai due mesi di vita che iniziano a scegliere il
punto giusto, ed è da lì che dobbiamo iniziare a lavorare. Devi
armarti di pazienza: se dai lezioni di guida a un ragazzo, non puoi
certo pretendere che in pochi giorni possa gareggiare a Indianapolis.
Considera che i cuccioli fanno la pipì quasi ogni ora e la cacca
anche quattro volte al dì. Ora cominci a capire perché ti serve la
pazienza?
QUANDO INIZIARE A PORTARLO FUORI?
Molti
proprietari, e anche molti colleghi veterinari per la verità,
preferiscono non portare il cane all'esterno finché non abbia
completato le vaccinazioni. (Piccola precisazione: nel giorno in cui
il cane riceve la vaccinazione, NON E' ANCORA PROTETTO: la protezione
inizia dopo 3 settimane, e a quel punto bisogna ripetere la
vaccinazione, che sarà efficace altre 2-3 settimane dopo). Secondo
il mio parere, in questo modo ci si complica notevolmente la vita e
si ritardano l'apprendimento eliminatorio e quello sociale. Io
sostengo che il cane può essere portato fuori anche se è stato
preso solo da qualche giorno. Già sento le voci di molte persone:
"Che cosaaa? Ma sei matto? Così si prende la gastroenterite
infettiva, l'elettrospirosi (sic) e il cimurro! Così poi i
cani si ammalano e i veterinari fanno più soldi!".
Cerchiamo
subito di placare le proteste sottolineando che il mio obiettivo è
il benessere del cane (e del proprietario). E' vero, le malattie
infettive esistono e sono anche pericolose, ma non stiamo parlando di
passeggiare fra le rovine di Chernobyl dopo l'esplosione.
LE
PRIME USCITE
Cerca
di uscire, se possibile, ogni 2-3 ore. Più frequenti saranno le
uscite, maggiori probabilità avrai di cogliere "l'attimo
fuggente", e quindi di premiarlo mentre la fa fuori. In questo
modo il cane potrebbe imparare anche in sole due settimane. Per
facilitare l'apprendimento dovrai portare fuori il cucciolo quando
"gli scappa", cioè quando si sveglia, dopo i pasti, e dopo
il gioco. Quindi può essere di grande aiuto farlo mangiare ad orari
precisi, e non lasciargli la ciotola piena di cibo sempre a
disposizione.
Per
ridurre il rischio di contrarre malattie infettive portalo
sull'asfalto o sul mattonato, di fronte alla tua abitazione, evitando
luoghi ad alta densità canina e posti dove si possa dar fastidio,
come all'ingresso di negozi o portoni (fermo restando che i bisogni
del cane VANNO RACCOLTI). Insomma individua tu il luogo dove il cane
farà pipì in futuro senza doverti costringere a fare tre chilometri
tutte le mattine alle sei e mezza quando sei già in ritardo per il
lavoro. Permettigli di annusare un po' in giro (attenzione che non
raccolga robaccia!), in modo che quell'ambiente gli divenga pian
piano familiare e il cucciolo inizi a sentirlo "suo", così
non avrà paura di fare i bisogni.
Mentre sei all'esterno
incoraggialo usando parole semplici (sempre le stesse) come ad
esempio "fai la pipì". Puoi usare quelle parole anche
mentre il cane ha già iniziato il comportamento eliminatorio, in
modo che in futuro assocerà quelle parole ai bisognini. A
prescindere dal risultato, le uscite devono durare 20-30 minuti (a
meno che non lo vediate spaventato, in tal caso andate a casa e
tornate ad orari più tranquilli). Quasi certamente le prime volte
non farà niente, ma appena dovesse riuscirci, devi essere pronto a
premiarlo con qualcosa di molto prelibato e tante lodi. Possono
essere dati tanti consigli che possono aiutare a trovare il momento
giusto o ad evitare errori, ma stringi stringi, la chiave di volta è
nel premiare il cane al momento giusto. Puoi mettere in pratica tutti
i consigli del mondo, ma se non lo premi, lui non impara.
Finché
non è ben vaccinato evita il parco, anche perché spesso i cuccioli
non osano sporcare dove lo fanno gli adulti dominanti; né va
lasciato libero di girovagare nell'erba (i cuccioli hanno una innata
capacità di cacciarsi nei guai). Esci soltanto per i bisognini, dopo
che li ha fatti resta ancora un po' a giocare con lui all'esterno
(senza gironzolare) e dopo almeno 5-10 minuti puoi tornare a casa.
Non tornare a casa immediatamente dopo che il cane abbia espletato i
propri bisogni, altrimenti potrebbe associare quell'evento al ritorno
a casa.
I VANTAGGI DEL PORTARLO FUORI PRESTO
Le
uscite precoci hanno diversi vantaggi: il cane (esattamente come
succede in natura) impara a prendere gradualmente contatto col mondo
esterno (passanti, automobili...), così non ne avrà paura in
futuro; inoltre impara da subito a portare pettorina e guinzaglio; e
infine impara più velocemente a fare i bisogni all'esterno.
IL
BASTONE E LA CAROTA
Ovviamente
il cucciolo va premiato se fa le cose correttamente e sgridato nel caso
opposto.
Il
cane prima di fare i bisogni annusa a terra, gira su se stesso...
questo si chiama "sequenza eliminatoria". Se lo cogli in flagrante in
questo atteggiamento, devi interromperlo con un secco "no!"
o facendo un rumore che lo distragga. Poi devi immediatamente
portarlo nel luogo corretto. Se la farà nel posto giusto, allora
deve essere premiato con bocconcini, carezze e lodi. Se invece non la
fa più... pazienza... e antenne dritte: fra poco gli scapperà di
nuovo. Non dimenticare mai che il cane impara soprattutto quando
viene premiato per un comportamento corretto piuttosto che quando
viene sgridato per uno sbagliato.
E'
molto importante che tu riprenda il cane SOLTANTO se lo cogli durante
il fattaccio. E non esagerare: il cane deve capire che ha sbagliato,
ma non devi mortificarlo, altrimenti potrebbe iniziare a mangiare le
feci per far "sparire le prove" oppure potrebbe non farla
più in tua presenza per paura di essere sgridato.
Se
tornando a casa dopo una giornata di lavoro scopri che il cane ha
scambiato il tappeto del salotto per un bagno alla turca, non
sgridarlo: sarebbe controproducente, perché il cane non
capirà il motivo per
il quale lo stai sgridando e potresti innescare uno stato di
ansia che peggiorerà le cose. E già che ci siamo,
sottolineo il
fatto che strofinare il muso del cane sui bisogni non ha alcun senso.
Anzi questo potrebbe innescare un altro comportamento indesiderato e
politicamente scorretto: la coprofagia (ingestione delle feci). Non
sarà una bella esperienza che il cane venga a leccarti la faccia
dopo aver mangiato un bel boccone di cacca. Se iniziasse anche
quello, potrebbe succedere che i tuoi sogni di felici passeggiate al
parco in mezzo ai fiori inizieranno ad incrinarsi, per essere
sostituiti dalla semplice sequenza uscire- cacca- raccogliere-
passeggiare.
COME PULIRE
Se il cane sporca nei luoghi
sbagliati non bisogna pulire con ammoniaca o candeggina, perché
sarebbe un invito a rifarla in quel punto. Meglio usare alcool
etilico denaturato (quello rosa, per intenderci) oppure aceto
(naturalmente, se non volete che dopo la quindicesima passata di
aceto la vostra casa sembri una distilleria clandestina, potete
sempre passare successivamente con un detergente per pavimenti).
L'alcool e l'aceto infatti hanno la capacità di neutralizzare
chimicamente le molecole responsabili dell'odore, cosa che i
detergenti non fanno. Inoltre, mentre si pulisce, è bene portare il
cucciolo in un'altra stanza. Se vi chinate a terra per pulire in sua
presenza, per lui sarà un invito al gioco. E assocerà il fare la
cacca in giro con l'inizio di un gioco. Non è una buona idea.
IL
DILEMMA DELLA TRAVERSINA
Molti
proprietari, per comodità, per paura delle malattie infettive (o
semplicemente per pigrizia, a volte!) vogliono che il cane la faccia
sulla traversina. Non è che sia scorretto tout-court, ma
bisogna considerare l'altra faccia della medaglia. Vediamo in cosa
consiste.
Naturalmente
il sistema è lo stesso: premiare se la fa sulla traversina,
sgridarlo se la fa fuori, e portarcelo immediatamente. Inoltre, se
troviamo una pipì in giro per casa, è una buona idea prendere la
traversina e far assorbire l'urina sul pavimento e poi non gettarla
via ma posizionarla nel luogo che desideriamo (basta che sia lontano
da dove il cane mangia e dorme).
Ma
dov'è il dilemma della traversina? Il dilemma è che se il cane
impara ad usarla, poi è molto probabile che non la farà
all'esterno. Lo scenario è abbastanza comune: si trascorre mezz'ora
all'esterno, nella quale hai visto il tuo cucciolo annusare,
abbaiare, prendere coccole da un passante, guardare un piccione,
cercare di afferrare un pezzo di pizza trovato a terra, fare la
ruota... Insomma, qualunque cosa tranne ovviamente fare la pipì.
Appena, sconfortato, rientri a casa, il cucciolo corre sulla
traversina e fa tutto lì (se ti va bene). E puoi forse punirlo, per
averla fatta in un posto dove tu stesso gli hai insegnato a farla
solo una settimana prima? Certamente no. Quindi, se proprio vuoi
usare la traversina, è buona norma continuare a sgridare il cane se
la fa in giro per casa, dargli una semplice carezza se la fa sulla
traversina, e premiarlo con maggiore intensità (bocconcini, lodi) se
la fa fuori casa. Per passare dalla traversina all'esterno ci vorrà
(indovina?) molta pazienza. Una volta che il cucciolo ha imparato a
farla sulla traversina, la si potrà spostare gradualmente verso la
porta e poi verso l'esterno (20 centimetri al giorno circa). Spero
per te che non abiti al sesto piano di un palazzo senza ascensore.
GLI
INSUCCESSI
Quando
le cose non vanno per il verso giusto, potresti arrivare a pensare
che "Il mio cane è scemo" (la risposta è no) oppure che
abbia qualche malattia. Ti propongo una piccola check-list:
1)
Hai dedicato abbastanza tempo al cane? Ormai viviamo tutti in modo
frenetico, e non è inusuale stare a casa soltanto mattina e sera.
Naturalmente se non hai lavorato abbastanza col tuo cane, è
possibile che l'apprendimento sia molto più lento. E' necessario
uscire spesso, anche cinque volte al giorno, se ce la fai. Considera
che il tempo "normale" di apprendimento per imparare a
farla fuori può essere anche di diverse settimane. E ricorda che, a
prescindere dai bisognini, un cane non deve essere lasciato solo
tutto il giorno.
2)
Stai dando farmaci al cane? Alcuni farmaci (primi fra tutti i
cortisonici) fanno aumentare la quantità di urina prodotta, quindi è
normale che il cane faccia più fatica a trattenerla.
3)
Il cane soffre di ansia da separazione? Fare i bisogni in casa
potrebbe essere solo un modo di sfogare l'ansia. Può succedere sia
se sei presente in casa e stai ignorando il cane, sia se sei assente.
In tal caso, il veterinario può aiutarti a correggere la tua
relazione col cane (vedi articolo relativo cliccando qui).
4)
Il cane ha paura dell'esterno? Questo spesso accade quando il
cucciolo ha avuto esperienze negative in passato durante un'uscita
(es. zuffa con altri cani o gatti) o perché non c'è stata
sufficiente gradualità nel portarlo fuori (soprattutto se abiti
in una zona molto trafficata e rumorosa). In tal caso il veterinario
può aiutarti con tranquillanti anche naturali.
5)
E' una urinazione emotiva? Questo succede quando rientri a casa e il
cane ti viene incontro come una furia, saltando come un grillo
impazzito (in tal caso urina per l'eccessiva emozione) oppure
scodinzolando sommessamente, sedendosi, o mettendosi a pancia
all'aria (in tal caso sta manifestando sottomissione). In questi casi
è molto meglio ignorare il cane piuttosto che sgridarlo o
rassicurarlo. Il veterinario ti saprà consigliare i metodi migliori
per far rilassare il cane.
6)
Il tuo cane sta marcando il territorio? Questo puoi capirlo se il
cane fa pipì su oggetti ben visibili, cercando di farla più in alto
possibile (per far credere di essere un gigante). E' un comportamento
sociale che puoi correggere con un aggiustamento della tua relazione
col cane (molto probabilmente ci sono disordini gerarchici in casa),
o in alcuni casi anche con la castrazione (abbassando il livello di
testosterone, la marcatura si riduce). La castrazione deve essere
eseguita abbastanza precocemente quando si manifesta il problema,
perché dopo potrebbe essere meno efficace.
7)
C'è una malattia in atto? Infiammazioni delle vie urinarie o
intestinali, problemi renali, diabete, malattie ormonali, sono solo
alcune delle malattie che rendono impossibile al cane trattenerla,
anche se ha imparato dove si fa e dove non si fa. Sono patologie che
generalmente riguardano cani adulti o anziani, ma in alcuni casi i
cuccioli possono soffrirne. Il vostro veterinario potrà indagare
attraverso visita, esami del sangue e delle urine.
8)
Incontinenza dell'anziano e incontinenza ormonale. Questa riguarda i
cani anziani e le femmine sterilizzate: questi soggetti possono avere
perdite di urina, non solo mentre camminano, ma anche mentre dormono
(tipicamente si trova la cuccia bagnata). Anche in questo caso il
medico veterinario potrà consigliare appositi farmaci per aumentare
il tono dello sfintere.
CONCLUSIONI
Concludo
qui, ricordando i due concetti fondamentali: abbi pazienza e premia
il cane quando la fa nel posto giusto. E' molto difficile che un
cane, se ben seguito, non impari a fare i bisogni all'esterno. Per
tutto il resto... c'è il veterinario!