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LA SCELTA DELLA LETTIERA
ovvero "come arrendersi al gatto"

Ecco, alla fine ha vinto lui. Due occhioni così, qualche strusciamento, una valanga di fusa, e quel gattino vi ha conquistato, e l'avete portato a casa. Una ciotolina d'acqua e una col cibo, un giocattolino, una coperta per dormire, e ovviamente una cassettina per i bisogni. Tutti sanno che i gatti fanno i bisogni sulla lettiera. Ma la domanda che tutti i novelli proprietari di gatti si sono posti è: "sarà capace il mio gattino, ancora così piccolo e imbranato, ad usare la lettiera?".

State tranquilli. Lasciate stare il gatto, non serve prendere le sue zampine e fargli vedere come si scava. Vi state solo rendendo ridicoli. Il micio molto probabilmente capirà da solo che quello è il posto giusto, senza alcun corso di formazione o master di secondo livello... purché abbiate usato una cassettina adeguata, riempita nella giusta maniera e con il materiale adeguato, e abbiate posto il tutto in un luogo adeguato. Questo è l'obiettivo di questo articolo. 

Il gattino già dalle 2 settimane di vita ha il controllo degli sfinteri e dalle 3 alle 4 settimane può imparare ad usare la cassettina, perché ha l'istinto di cercare terra o sabbia per nascondere le deiezioni e non spaventare così le eventuali prede.

COSA METTERE NELLA CASSETTINA?

No ai giornali vecchi e alla segatura, per problemi di assorbimento, di igiene e di odore. La scelta migliore è la sabbietta. Il punto è che siete andati al negozio di animali e avevate di fronte uno scaffale intero con almeno dieci tipi di sabbietta diversa. La tentazione di prendere quella più economica c'è sempre. Ma sarebbe una scelta corretta?

Premessa: potete provarne più d'un tipo, ma una volta che avete trovato quella che vi soddisfa, cercate di restare su quella scelta, perché molti gatti non hanno alcun riguardo per le offerte speciali del negozio, e non gradiscono un continuo cambio di lettiera. Vediamo quali tipi di sabbietta esistono.

Le sabbie agglomeranti sono quelle che, come si suol dire, "fanno la palla". Vanno per la maggiore, perché quando il gatto vi urina sopra, si addensano a formare, per l'appunto, una palla compatta di sabbia che può essere tolta facilmente senza buttare tutto il resto della sabbia. Un bel risparmio di tempo e maggior facilità di pulizia rispetto alle sabbie "classiche". Ne esistono a grana grossa (tipo ghiaietta) e a grana fine (queste ultime generalmente sono meglio tollerate dai gatti).

Esistono poi le sabbie in cristalli, formate da granelli simili al sale grosso. Assorbono benissimo gli odori e a volte contengono sostanze che neutralizzano la carica batterica, assicurando una buona igiene. Hanno anche il vantaggio di mostrare il colore dell'urina, dando un segnale di allarme quando esso diventa anomalo. Però non sono sabbie agglomeranti, quindi dovrete eliminare con la palettina solo le deiezioni solide, e quando la sabbia inizia ad essere troppo gialla, va cambiata completamente. Oltretutto possono risultare "scomode" perché pungono i polpastrelli del gatto. Alcuni gatti sono piuttosto schizzinosi e useranno solo la sabbietta fine, che è più morbida.

Nei negozi più forniti troverete anche altri tipi di sabbie: ne esistono di ecologiche, di vegetali, di profumate alla lavanda o al pino, perfino costose lettiere autopulenti con sabbietta che viene lavata automaticamente dal macchinario (e costa circa 400 euro)... insomma ce n'è per tutti i gusti. A meno che non abbiate visto che il vostro gatto le tollera, cercate di evitare quelle profumate perché molto spesso le profumazioni aggradano il proprietario ma danno fastidio al micio, e quelle troppo polverose, perché il gatto, scavando, la respirerebbe. E' normale che mentre la versiate nella cassettina faccia un po' di polvere, ma se nella stanza sembra cali la nebbia, allora dovete orientarvi su un altro tipo.

Se il vostro micio ha problemi a usare la lettiera perché magari ha un passato da randagio, provate a mescolare un po' di terra alla lettiera.

QUALE CASSETTINA?

Il primo dato importante è la dimensione: se avete un gatto molto piccolo, potrebbe faticare a scavalcare i bordi delle vaschette più alte; se invece avete un micione che indossa la XXL, una vaschetta troppo piccola potrebbe essere snobbata (considerate che il gatto deve avere lo spazio per scavare, girarsi, assumere la posizione). Se il vostro gatto è anziano e ha problemi articolari, dovrete facilitargli l'ingresso nella vaschetta tagliando via buona parte dei bordi in modo che diventino più bassi.

Ne esistono di chiuse (sembrano trasportini) e di aperte (la classica vaschettina di plastica, dai costi più contenuti). Parliamoci chiaro: a parte alcuni gatti particolarmente timidi che vogliono la privacy, quelle chiuse piacciono molto più al proprietario che al gatto. Per noi è molto più gradevole vedere una specie di trasportino a terra anziché una vasca di sabbia con qualche ricordino in bella vista. Oltretutto, se la cassettina ha anche lo sportellino, contiene meglio gli odori (ci sono anche quelle coi carboni attivi che li assorbono maggiormente). Per non parlare della sabbietta, che con le cassettine chiuse non viene sparsa per tutto il pavimento quando il vostro gatto inizia a scavare con la foga di un minatore.

Ma in realtà le vaschette aperte piacciono più al gatto, con rarissime eccezioni. Primo: i gatti in natura non cercano luoghi chiusi o semichiusi per fare i bisogni. Secondo: se è vero che le cassette chiuse contengono gli odori, provate a immaginarvi cosa significa entrarci! Terzo: il gatto, scavando, respirerà tutta la polvere che alzerà. Quarto: la cassettina chiusa nasconde alla nostra vista i bisognini del gatto, e ci fa sentire a posto con la coscienza, come la proverbiale scimmietta che non vuole vedere, e commettiamo l'errore di pulirle con minor frequenza. Infine, se avete più di un gatto, è facile che uno dei due tenda un agguato all'altro mentre esce dalla lettiera, creandogli un senso di disagio ogni volta che dovrà andare a fare pipì.

Questo vale per la maggior parte dei casi. Se volete, potete anche provare a prenderne una aperta e una chiusa, per vedere quale preferirà il vostro gatto. Considerate che per fare una prova del genere non occorre spendere 20 euro per poi scoprire che la lettiera chiusa non gli piace: basta mettere una scatola di cartone sufficientemente grande e appositamente ritagliata, capovolta sulla lettiera.


DOVE METTERE LA CASSETTINA?

L'ubicazione della cassetta all'interno della casa è molto importante. Potrete comprare la più funzionale e moderna cassetta autopulente del mondo, con una sabbietta speciale che vi fate spedire appositamente da una remota spiaggia polinesiana... ma se metterete la cassetta nel posto sbagliato, il gatto non la guarderà nemmeno.

Il luogo dove va posta la cassettina deve essere tranquillo, un po' isolato, possibilmente dove il cane (se ne avete uno) non possa disturbare il micio mentre è "al bagno" (potete usare una porta gattaia, un cancelletto con le sbarre sufficientemente larghe per far passare solo il gatto, o sollevare la lettiera su un ripiano). Inoltre, le cassettine non hanno buoni rapporti con le porte, con i punti di frequente passaggio e con i diffusori ambientali di profumazioni; per non parlare di quando il micio, tutto preso dai suoi bisogni, viene spaventato dall'avvio della centrifuga della lavatrice, della caldaia, dalle casse di uno stereo a tutto volume, dall'apertura della doccia...

Il pavimento intorno alla cassettina molto probabilmente verrà grattato e strofinato dalle zampe del micio, quindi evitate di metterla sul vostro costosissimo tappeto persiano, ma non mettetela neppure sul ruvido cemento della stanza che deve ancora essere completata; in questo ultimo caso mette almeno un tappetino.

Altro aspetto importante: la cassettina va posta lontano dal punto in cui il gatto mangia e beve. Voi mangereste in bagno? Anche il gatto, mentalmente, crea le sue "stanze": uno spazio per giocare, uno per mangiare, uno per dormire, uno per i bisogni... e se queste caratteristiche del gatto non vengono rispettate, lui lo vivrà come uno stress, e potrebbe rifiutarsi di usare la cassettina. Pensate che quando i gatti urinano in posti indesiderati, uno dei metodi comunemente utilizzati per indurre il gatto a non urinare più in quei posti è di posizionarvi le ciotole di cibo e acqua.


QUANTE CASSETTINE?

Il numero delle cassettine è importante, specialmente se avete più di un gatto. La formula ideale è avere un numero di cassettine pari al numero di gatti, più una, perché molti gatti urinano in una lettiera e defecano nell'altra (se ne hanno a disposizione, è chiaro). Le cassettine dovrebbero essere poste in punti diversi della casa. Se avete molti gatti e non siete il Principe di Monaco, ovviamente sarà difficile avere abbastanza metri quadri per disporre quattro o cinque cassettine, a meno che non decidiate di trasformare in chiave zen il vostro pavimento, camminando sulla sabbia come se foste in spiaggia (a quel punto sono certo che preferirete una sabbia ultrafine). Tuttavia, se avete più gatti, cercate di evitare di avere una sola cassettina, perché è possibile che i mici non gradiscano le code (ovviamente intese come file al bagno).

CONSIDERAZIONI SPARSE

Il prezzo di una sabbietta ne riflette sicuramente la praticità d'uso: agglomera meglio, trattiene meglio gli odori, è antibatterica... ma non è detto che una sabbietta costosa sia più gradita al gatto rispetto a una economica. Cercate il giusto compromesso, e una volta che l'avete trovato, non lo abbandonate: il micio è un animale molto abitudinario, e potrebbe non gradire.

E' comprensibile anche che qualcuno cerchi di risparmiare mettendone poca nella cassettina; tuttavia il gatto deve avere la possibilità di scavare, è nella sua natura, e uno strato troppo sottile di lettiera potrebbe non essere adeguato. Viceversa, non cercate di metterne molta sperando di cambiarla con minor frequenza... il micio non gradirebbe. Diciamo che un paio di centimetri sono ideali.

Alcuni proprietari trovano comodo mettere un foglio di plastica sotto alla sabbietta, in modo da facilitare la pulizia. Esistono vaschette dotate di un bordo speciale che fissa la plastica alla vaschetta. E' facile però che il gatto, scavando, buchi la plastica o ci resti impigliato con un'unghia, trascinandola sotto alla sabbia. Potete sempre fare una prova.

Ricordatevi che il gatto non ha alcun riguardo per il prezzo della lettiera. Potrebbe snobbare una costosa sabbietta da 10 euro e preferirne una più economica... o viceversa. Alla fine, l'ultima parola spetta a lui.

PULIZIA DELLA LETTIERA

La sabbietta va pulita tutti i giorni, possibilmente due volte al giorno, togliendo la sabbia agglomerata, le feci, o le parti più bagnate. Va cambiata completamente quando è molto bagnata o, a forza di togliere quella agglomerata, ne è rimasta poca (non aggiungete sabbia pulita alla sabbia sporca: consumerete molta più sabbia e non eliminerete il cattivo odore!). Quando cambiate completamente la sabbia, lavate la cassettina, senza usare detergenti aggressivi: meglio acqua e aceto. La frequenza di questa operazione dipende da quanti gatti avete, dal tipo e dalla quantità di sabbia e dalle dimensioni della lettiera: può andare da un paio di volte alla settimana, fino a intervalli di una decina di giorni. Il primo segnale che state pulendo poco è che un bel giorno vi sveglierete e troverete una bella chiazza di pipì sul divano nuovo o sul tappeto. In quel caso, non sgridate il gatto: vi sta solo insegnando a pulire la lettiera.



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