Il
vostro divano è a pezzi, così come i vostri nervi. Avete
appena
sgridato il gatto, e lui è scappato di corsa, come se
avesse capito, ma
siete certi che anche stavolta non servirà a niente: appena
abbasserete la guardia, ricomincerà da capo. E' solo questione
di tempo.
Alcuni amano il divano, altri gli spigoli delle pareti,
altri ancora i mobili... quando si mettono in testa di distruggere
qualcosa, i mici sanno essere veramente efficienti!
Molti
proprietari mi chiedono cosa possono fare per evitare che il gatto si
faccia le unghie. La risposta è: niente. Citando Mark Twain: “non
date lezioni di canto ad un maiale: voi vi frustrerete e
lui non imparerà”. Il farsi le unghie è un comportamento
istintivo impresso nel DNA di tutti i gatti. Non c'è metodo
educativo o punizione che possa sopprimere questo comportamento.
Sgridare il micio non servirà a niente, anzi, aumenterà il livello
di ansia, e il gatto combatterà questo disagio aumentando la
graffiatura per marcare con più intensità il territorio e sentirsi
al sicuro!
Ma perché i gatti si fanno le unghie? Non
certo per dispetto o per il semplice gusto di distruggere qualcosa.
MANICURE
Il
motivo più ovvio, che è quello di tenere le unghie “in forma”,
è reale, ma è soltanto un aspetto secondario. Le unghie del gatto
hanno crescita concentrica, dall'interno all'esterno; quando i gatti
graffiano le superfici eliminano lo strato esterno, vecchio e
consumato, per lasciare posto a quello nuovo, perfettamente affilato.
Grattare è l'unico modo per mantenere le unghie appuntite, perché
le unghie del gatto sono retrattili e non vengono consumate
camminando (come succede invece nei cani).
QUI CI SONO IO! Anche gatti senza unghie
continuano a mostrare questo comportamento: è la prova che il micio non lo fa solo per tenerle
affilate. Infatti il graffiamento serve
soprattutto a marcare il proprio territorio sia visivamente (con i
segni lasciati sui tronchi, sulle piante... e sui divani!) sia
olfattivamente, perché nei cuscinetti plantari sono presenti delle
ghiandole che rilasciano apposite sostanze odorose (feromoni).
Questo
significa che il graffiamento delle superfici è un comportamento
naturale e benefico (per il gatto!): mantiene in forma i tendini e i
muscoli delle zampe e delle spalle, e inoltre fa sì che il micio
marchi il territorio e “si senta a casa”, contribuendo al suo
benessere . Una cosa a metà strada tra la palestra e uno yoga
felino!
LA SOLUZIONE
E
allora? Dobbiamo rassegnarci ad accogliere i nostri ospiti con divani
ridotti a brandelli o tappeti sfilacciati? Non è detto. E' possibile
accorciare le unghie dei gatti con delle semplici tronchesine (la
prima volta sarà il caso che un veterinario vi mostri come fare), ma
questo non risolverà completamente il problema (oltre ad obbligarvi
a ripetere questa procedura ogni settimana, e non tutti i gatti amano
farsi tagliare le unghie). La cosa migliore è indirizzare questo
comportamento indesiderato verso luoghi più appropriati: il
tiragraffi.
In
commercio esiste una infinità quantità di tiragraffi, per tutti i
gusti e tutte le tasche. A volte alcuni proprietari lo comprano, ma
il gatto lo ignora, così oltre ad avere il divano rovinato, avete
anche buttato 20 o 30 euro. Il fatto è che non basta piazzarne uno
da qualche parte, ma si devono seguire alcune regole.
Se
avete un gattino piccolo, appena preso, che ancora non mostra questo
comportamento, insegnategli subito a usare il tiragraffi! Non serve
prendere le sue zampette e mostrargli “come si fa”. Dovrete
giocare con lui intorno al tiragraffi nascondendo le mani o i
giocattolini dietro di esso, così prima o poi le sue unghie
“incapperanno” nel tiragraffi. Col passare dei giorni, se gli
piacerà questa sensazione, continuerà a usarlo.
Se
invece il vostro gatto ha già cominciato a graffiare le superfici,
allora bisogna seguire anche altre regole (sebbene quella del gioco
sia comunque consigliabile).
LA POSIZIONE
Come
abbiamo detto, il gatto “si fa le unghie” per marcare il
territorio. Quindi se posizionate il tiragraffi nel sottoscala o in
uno sgabuzzino, il micio non avrà alcun interesse a marcare quella
zona così poco “strategica”. Dovrete invece posizionarlo dove
già si è fatto le unghie. Se non ha ancora cominciato, scegliete posti usati spesso dalla
famiglia, e ben visibili.
Se non volete lasciare il tiragraffi
proprio lì, una volta che il gatto s'è abituato ad usarlo potrete
spostarlo molto gradualmente (5 cm al giorno) in un luogo più
adeguato (ma mai troppo nascosto).
Provate
a dargli da mangiare vicino al tiragraffi: il gatto capirà che
quella zona è importante e vorrà marcarla. Un altro luogo
importante è quello della notte: posizionatelo vicino al luogo dove
gli piace dormire.
LE
DIMENSIONI CONTANO
Il
tiragraffi deve essere sufficientemente alto da permettere al gatto
di distendersi completamente.
CHE
SIA SOLIDO
Un
gatto non gradirà mai un tiragraffi che si sposta od oscilla mentre
viene graffiato. Deve avere una base abbastanza larga da restare
saldamente in posizione.
SCEGLIETE
UNA SUPERFICIE ADATTA Generalmente i gatti apprezzano le fibre
naturali e le superfici rugose (e il vostro nuovissimo divano, che
pare avere un particolare fascino).
SIATE
PARSIMONIOSI
Quando
il tiragraffi è usato e rovinato, non gettatelo via. A noi piacciono
gli oggetti nuovi, ma il micio non apprezzerà la vostra solerzia. Il
micio VUOLE che i graffi si vedano: è il suo modo di marcare il
territorio. Più il tiragraffi è stato usato, più il gatto vorrà
riutilizzarlo. Sostituitelo soltanto quando è letteralmente in
pezzi.
SCORAGGIATELO NEI LUOGHI INDESIDERATI
Per
scoraggiare il micio a grattare una zona, bisogna renderla meno
“gradevole” per lui. 1) Coprite
con fogli di alluminio o con nastro biadesivo le zone inappropriate che lui ama graffiare: quelle superfici
probabilmente non saranno di suo gradimento e si sposterà sul
tiragraffi. 2) Rendete
sgradevole l'odore della zona inappropriata, usando essenze di
agrumi. 3) Usate
un fischietto o una spruzzata d'acqua quando il gatto si fa le
unghie nel posto sbagliato: gli sembrerà un posto meno sicuro. Ma non
deve capire che la punizione proviene da voi!
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