Leishmaniosi
“Il
problema non è la Leishmaniosi, ma se non pensi alla
Leishmaniosi”
L'argomento
è ampiamente discusso in rete, ma purtroppo le informazioni
a
volte sono poco chiare, non aggiornate, o addirittura fuorvianti. Non
possiamo permetterci tanta confusione su un argomento così
importante,
perché è una malattia che riguarda tutti i cani,
di qualsiasi razza, sesso ed età, è potenzialmente mortale, non sempre facile da
diagnosticare, e contro di essa non esistono terapie di immediato e
sicuro successo. In questo articolo cercheremo di fare un po' di
chiarezza.
COSA
E' LA LEISHMANIOSI E COME SI PRENDE?
E'
una malattia molto grave procurata da un organismo microscopico detto
Leishmania che danneggia gli organi interni, in particolare i
reni. Non si trasmette direttamente da cane a cane,
ma è
necessario il passaggio intermedio ad un insetto detto flebotomo o
pappatacio, un piccolo moscerino che vola nei mesi caldi (da aprile a
ottobre, a seconda delle zone), dal tramonto alle prime ore del
mattino, e che punge il cane trasmettendogli l'infezione. Possiamo
immaginare il flebotomo come l’automobile che porta i ladri
sulla
scena del furto.
COSA
SUCCEDE QUANDO IL FLEBOTOMO
PUNGE IL MIO CANE?
Moltissimi
cani vengono punti dai flebotomi, un po' come noi veniamo punti dalle
zanzare: eppure nella maggior parte dei casi i cani non si ammalano
perché il loro sistema immunitario reagisce bene
all'infezione.
Purtroppo esistono anche cani che non hanno un sistema immunitario
così efficiente, e in questo caso la malattia si manifesta.
COME
MI ACCORGO SE IL MIO CANE HA LA LEISHMANIOSI?
I sintomi della malattia
possono essere fuorvianti. In basso ci sono due cani:
il primo ha evidenti lesioni cutanee (simili a quelle di una
rogna), mentre il secondo, che appare in perfetta forma,
è
stato portato in visita perché i
proprietari hanno semplicemente notato che il cane beve più
del
solito. Quali dei due è leishmaniotico? La risposta
in
questo caso è: tutti e due.
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Questo ci insegna che è
possibile riconoscere la Leishmaniosi solo attraverso degli appositi
esami del sangue, che verranno consigliati dal veterinario
qualora
lui sospettasse la presenza della malattia. Ne esistono diversi tipi,
più o meno costosi e più o meno affidabili.
L'importante è
ricordare che il
veterinario, in seguito ad una visita, NON PUO' diagnosticare la
Leishmaniosi, ma soltanto sospettarla.
Non è un fatto di esperienza o di "occhio clinico",
perché i sintomi della malattia sono variabilissimi: possono
comparire lesioni cutanee (forfora, perdita di pelo sul muso,
problemi alle unghie), oppure dimagrimento e appetito capriccioso;
altri cani zoppicano, altri hanno lesioni oculari, altri ancora
urinano semplicemente di più, in altri può uscire
sangue dal naso…
Trascrivere tutti i sintomi non ha molto senso, perché sono
così
incostanti che nella maggior parte dei casi un cane ne mostra
solamente uno o due; e si tratta comunque di segni comuni ad altre
malattie. Solo gli
esami di laboratorio ci
consentono di sapere se
la Leishmania è presente nel cane (cosa che, abbiamo detto,
accade
spesso), ma (cosa molto più importante) ci dicono se
è “attiva”,
cioè se ha superato le difese immunitarie del nostro amico,
e se ha
già procurato danni ai reni o ad altri organi. Solo
a questo punto possiamo sapere realmente cosa sta succedendo nel
nostro
quattrozampe e intraprendere la migliore strategia terapeutica.
ALLORA DEVO FARE IL TEST DELLA LEISHMANIOSI
SUL MIO CANE?
Naturalmente
sarà il medico veterinario a consigliarvi se effettuare o meno
il test, a seconda della zona di permanenza del cane o dei sintomi.
Anche l'interpretazione dei risultati deve essere eseguita da un
veterinario, perché come già
detto molti cani entrano in contatto con la Leishmania (risultando
quindi positivi al test), ma non avranno mai alcun problema.
IL
MIO CANE HA LA LEISHMANIOSI E STA MALE . PUO' GUARIRE?
Dipende da che valore diamo alla parola
“guarire”: purtroppo ancora non esiste un farmaco
“perfetto”
che faccia scomparire la Leishmania dall'organismo; però con
la
terapia (che si effettua a cicli, praticamente per tutta la vita del
cane) si possono tenere sotto controllo la malattia e i sintomi,
consentendo al cane di vivere come un qualsiasi altro cane. In un
cane leishmaniotico non si può comunque abbassare la
guardia: è
necessario monitorare l’andamento della terapia, tramite
prelievi
di sangue regolari.
IL
MIO CANE PUO' TRASMETTERE LA LEISHMANIOSI A ME O AD ALTRE PERSONE?
La
Leishmaniosi è una malattia che teoricamente
può colpire anche
l’uomo, ma questa è una considerazione valida
soprattutto nei
Paesi cosiddetti in via di sviluppo. In Italia è sciocco farsi cogliere
da
eccessivo allarmismo. La prima cosa da dire è che è
dimostrato che avere
un cane con la leishmaniosi non aumenta le probabilità di
contrarre
la malattia:
non c’è alcuna ragione di temere il proprio cane
infetto
più di
tutti quelli presenti nella stessa area; questo perché la
trasmissione non è diretta da cane ad uomo, ma
c'è sempre
bisogno
del flebotomo come punto di passaggio. Quindi se si vuole eliminare il
rischio, l'unico modo sarebbe quello di sterminare tutti i cani o tutti
i flebotomi nel giro di chilometri! Stessa considerazione vale per
il passaggio da cane a cane: un cane sano può giocare
tranquillamente con un cane leishmaniotico senza contrarre l'infezione,
nemmeno attraverso i morsi.
In
Italia la leishmaniosi umana è una malattia rara, che
colpisce un abitante
ogni 200 mila, e si tratta quasi sempre di individui immunodepressi
(persone HIV positive, o in terapie immunosoprressive, ecc).
ORA
LE BUONE NOTIZIE: COSA POSSO FARE PER PROTEGGERE IL MIO CANE?
C’è
un’arma efficace che possiamo utilizzare: la prevenzione, che consiste nell'impedire
che il cane venga punto dal flebotomo.
Questo è possibile attraverso
l'uso di antiparassitari specifici (gocce, collari... ne esistono anche di naturali). L'efficacia non è mai
assoluta,
ma le percentuali di successo sono molto alte. Utilizzare zanzariere
o altri accorgimenti che tengano lontani gli insetti da casa
diminuisce il rischio di punture mentre il cane è in casa
(purtroppo i flebotomi pungono negli orari nei quali di solito si porta
il cane a passeggio, di mattina e di sera).
Dal
2011, dopo vent'anni di ricerche, è finalmente stato autorizzato
dal Ministero della Sanità l'utilizzo di uno specifico vaccino
contro questa malattia. Non tutti i cani necessitano di questa
vaccinazione: sarà il vostro veterinario a informarvi in merito,
basandosi sull'età del cane, sulla eventuale concomitanza di
altre malattie e sulla zona d'Italia nella quale il cane vive o va in
vacanza d'estate. E' comunque buona norma che anche i cani vaccinati vengano protetti tramite gli antiparassitari specifici (collari, gocce, ecc).
Ultimo aspetto, molto
importante, è quello di proteggere non solo il nostro cane,
ma
anche
tutti gli altri: è
bene che anche un cane leishmaniotico venga protetto
con gli antiparassitari, in modo che non possa trasmettere
l'infezione ad altri cani. E' questo un segno di civiltà al
quale,
da amanti degli animali, non possiamo sottrarci.
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